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SCEGLIAMO INSIEME COME CAMBIARE
SVILUPPO |
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Vedi: https://www.ilo.org/rome/risorse-informative/comunicati-stampa/WCMS_629272/lang--it/index.htm
Ventiquattro milioni di
nuovi posti di lavoro nell’economia verde
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Un nuovo rapporto dell’ILO stima il numero di
nuovi lavori che verranno creati a livello mondiale dalla transizione verso
l’economia verde. Secondo
un nuovo rapporto dell’Organizzazione Internazionale del Lavoro (ILO),
l’adozione di politiche di promozione di un’economia più verde potrebbe
creare 24 milioni di posti di lavoro nel mondo entro il 2030. I nuovi
posti di lavoro verranno creati adottando metodi sostenibili nel settore
energetico, in particolare attraverso cambiamenti e nuove combinazioni di
diversi tipi di energia, l’uso di veicoli elettrici e il miglioramento
dell’efficienza energetica nel settore dell’edilizia. I servizi nel settore degli ecosistemi — che
comprendono la purificazione dell’aria e dell’acqua, il rinnovo e la
fertilizzazione del suolo, il controllo dei parassiti, l’impollinazione e la
protezione dalle condizioni meteorologiche estreme — sostengono, tra gli
altri, attività agricole, pesca, silvicoltura e turismo, che danno lavoro a
1,2 miliardi di persone. |
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L’
ECONOMIA CIRCOLARE “Niente è
rifiuto, tutto può essere trasformato” |
Elementi di riflessione sulla Economia
circolare, Il modello
di crescita economica che ha caratterizzato gli ultimi 150 anni di storia, si
definisce “economia lineare”, un’economia industriale, di mercato, basata
sull’estrazione di materie prime sempre nuove, sul consumo di massa e sulla
produzione di scarto una volta raggiunta la fine della vita del prodotto. La
continua estrazione e dismissione di materia ha causato effetti ambientali
dannosi come la contaminazione dei mari e della terra, il dramma dei rifiuti,
le emissioni di gas serra responsabili del cambiamento climatico. Le
ricerche e sperimentazioni per un mondo più sostenibile sono confluite nel
concetto di economia circolare, ovvero un modello di economia che riduce ed
elimina lo scarto, differenzia le fonti di approvvigionamento di materia e fa
vivere più a lungo, massimizzando il valore d’uso i prodotti di consumo. |
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Sostituzione delle sostanze
pericolose nell’ambiente di lavoro
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EU-OSHA
ha pubblicato una scheda informativa che fornisce una panoramica del quadro
legislativo sulle sostanze pericolose negli ambienti di lavoro nell’Unione
europea, con particolare riguardo alle tre direttive europee in materia: la
direttiva quadro concernente la sicurezza e la salute sul lavoro, la
direttiva sugli agenti chimici e la direttiva sugli agenti cancerogeni e
mutageni. L’eliminazione o la sostituzione delle sostanze
pericolose
rappresentano il metodo ottimale per ridurre il rischio e una valutazione del
rischio esaustiva rappresenta una tappa importante in tale processo. La scheda informativa delinea una serie di principi
fondamentali, consigli pratici, migliori pratiche, strumenti e metodi per la
valutazione dei rischi nonché alcuni link utili per assisterti nel processo
graduale di sostituzione delle sostanze pericolose nell’ambiente di
lavoro. |
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Ogni
anno il 30% delle malattie professionali riconosciute e decine di migliaia di
decessi evitabili sono causati dall'esposizione a sostanze pericolose. Vedi: https://www.etui.org/fr/Themes/Sante-et-securite/Produits-chimiques-et-REACH |
I
lavoratori europei - tutti i settori messi insieme - pagano un pesante prezzo
per l'uso di sostanze chimiche con circa, ogni anno, il 30% di malattie
professionali riconosciute e decine di migliaia di decessi evitabili causati
dall'esposizione a sostanze pericolose. Questo
determina importanti disuguaglianze sociali nella salute. Questo è il motivo
per cui la Confederazione europea dei sindacati (CES) e l'ETUI hanno sempre
lavorato affinché il regolamento REACH emergesse. |
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Pollutec, il salone internazionale delle attrezzature,
tecnologie e servizi per l’ambiente e l’energia si svolgerà a Lione–Francia
dal 27 al 30 novembre prossimi. Pollutec rappresenta ormai da 40 anni LA fonte d’ispirazione e
lo strumento per accedere facilmente a soluzioni, innovazioni e incontri per
questi mercati. Un programma specifico di 2 giorni sarà proposto alle città e
regioni dei 5 continenti che desiderano sviluppare un modello di economia
circolare sui loro territori condividendo esperienze e identificando
soluzioni che permettano di superare lo stadio di sperimentazione. |
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2.200 ESPOSIOTORI 73.000 PROFESSIONALI 128 PAESI 490 CONFERENZE |
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Il
12,6% del PIL mondiale è ogni anno il costo delle guerre |
L’ Institute for Economics & Peace (IEP)
ha calcolato che la violenza nel 2016 è costata 14mila
miliardi di dollari cioé il 12,6% del PIL mondiale, cioé 4,60
euro al giorno per ogni persona. Le
guerre e il terrorismo hanno costretto oltre 65 milioni ad abbandonare le
proprie case. I conflitti intestini hanno visto un aumento dei profughi di
oltre il 700%. Le risorse per
fermare il cambiamento climatico e per eliminare la povertà ci sono solo se
cessano le guerre che distruggono il pianeta. |
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I
robot-killer, i nuovi strumenti di distruzione della guerra a distanza Vedi: https://www.icrac.net/ |
L’Istituto
Sipri di Stoccolma ha censito, nel 2017, già 381 sistemi di “armi letali
autonome”, di cui 225 già completati. E gli investimenti continuano a
crescere Eppure
il consenso sull’urgenza di controllare le cosiddette “armi autonome letali”
è diffuso. I membri della Convenzione Onu sulle armi convenzionali (Ccw) ne
discutono dal maggio del 2014. L’ultima riunione, però, s’è conclusa a
Ginevra senza alcun passo avanti decisivo. Ovvero senza avviare i negoziati
per un trattato di divieto giuridicamente vincolante, sul modello del bando
all’atomica, approvato nel luglio del 2017. |
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Continua ad aumentare la
fame nel mondo. Nuovo rapporto delle Nazioni Unite
Sintesi del rapporto
ONU: Vedi:
http://www.fao.org/3/CA1354EN/ca1354en.pdf |
821 milioni di persone soffrono oggi la fame
e oltre 150 milioni i bambini hanno ritardi nella crescita, denuncia un
rapporto congiunto delle Nazioni Unite. La fame
è cresciuta negli ultimi tre anni, tornando ai livelli di un decennio fa. La
situazione sta peggiorando in Sud America e nella maggior parte delle regioni
dell'Africa, mentre la tendenza in calo della sotto nutrizione che ha
caratterizzato l'Asia sembra aver rallentato in modo significativo. I cambiamenti climatici stanno già minando la
produzione di importanti colture come grano, riso e mais nelle regioni
tropicali e temperate e, senza costruire resilienza climatica, si prevede che
la situazione peggiorerà con l'aumentare delle temperature. |
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SISTEMA AMBIENTE È IL SISTEMA INFORMATIVO E DI GESTIONE PER ATTRAVERSARE IL CAMBIAMENTO |
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http://www.sistemaambiente.net/SA/IT/Economia_Circolare_e_Bilancio_Ambientale_di_impresa.pdf
Per
passare da una gestione dello spreco (con i suoi elevati costi sia aziendali
che di sistema) a una economia circolare, è necessario uno strumento
funzionale che nel modello di “Sistema Smbiente” è il Bilancio
ambientale alimentato dalla contabilità ambientale (i valori quantitativi
relativi all’andamento e alla destinazione delle risorse lungo tutto il ciclo
dei materiali e le incidenze che essi hanno sul sistema in cui il sito è
inserito) e dalla contabilità industriale. La elaborazione a livello di
impresa consente di avviare con metodo concertato anche i bilanci di area e
di settore.
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