I rifiuti: nodo del miglioramento ambientale e economico In Sistema
Ambiente la funzione di gestione dei rifiuti è la più completa, la più facile, la più utile |
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Il miglioramento del ciclo di produzione per ridurre la quantità di rifiuti e per aumentare la capacità di recupero è una attività che può fare solo la singola azienda e ne trae benefici diretti. Noi vi proponiamo un metodo e vi offriamo uno strumento per farlo bene. Come per la sicurezza e
l’organizzazione del lavoro, anche per i rifiuti l’attenzione agli effetti
più che alle cause che li generano caratterizza l’impotenza ad intervenire
sulla complessità dell’azienda per far emergere opportunità e
risorse.. · Il
rifiuto come spreco di risorse ·
La
gestione dei rifiuti nelle aziende ·
La
riduzione dei rifiuti di produzione come risparmio ·
La
qualità dei materiali e della composizione dei rifiuti ·
L’organizzazione
e limiti della capacità di recupero · La
gestione secondo “Sistema Ambiente” e nell’ambito del bilancio
ambientale Il rifiuto come spreco di risorse
Il
rifiuto è, prima del suo ciclo finale, una enorme distruzione di risorse
in gran parte non rinnovabili che vengono sottratte alla successiva
disponibilità, proprio mentre la necessità di risorse aumenta
vertiginosamente (come per l’energia) dalla diffusione delle tecnologie e
dei consumi industriali e dall’aumento della popolazione e della
urbanizzazione. Il
rifiuto è però anche in modo molto immediato e concreto un costo molto
alto per l’azienda e, prima di essere un costo di smaltimento, è un costo
di acquisto di materiali. Dunque stiamo parlando di uno di quei costi comprimibili che sono necessari alla competitività. La
gestione dei rifiuti nelle aziende
L’attività di gestione dei rifiuti attualmente è nelle aziende principalmente rivolta alla eliminazione e alla registrazione formale dei movimenti e della documentazione di legge. Come
costo è considerato appunto quello del trasporto e dello
smaltimento. Mentre c’è molta attenzione allo scarto di produzione, come problema di qualità, è prevalentemente assente l’analisi del ciclo e della qualità dei materiali riferita alla riduzione e alla composizione dei rifiuti risultanti. Mancano due cose fondamentali: il riferimento alle fasi di processo e alla modifica della composizione del rifiuto e la progettazione del prodotto e degli imballaggi in funzione della riduzione dei rifiuti prodotti dagli utilizzatori e dai consumatori. Tutto questo fa sì che questa importante parte del ciclo dei rifiuti sia considerata estranea e ribaltata a ulteriori fasi di rifiuti industriali o di rifiuto urbano. Per le aziende il ciclo del prodotto si arresta alla consegna all’utilizzatore o al consumatore, salvo i problemi che successivamente possono insorgere in termini di contestazione della qualità o della sicurezza La riduzione dei rifiuti di produzione come risparmio
Perché ci si ponga il compito di
ridurre la quantità di rifiuti è necessario che essa assuma una
proporzione considerata anomala nell’economia complessiva
dell’azienda
Diversamente gli standard esistenti vengono considerati
fisiologici. All’azienda mancano strumenti, o quantomeno quelli che possiede non ne hanno le caratteristiche, per analizzare in modo più articolato e costante l’andamento della produzione di rifiuti per fase di processo In
realtà la riduzione dei rifiuti prodotti significa risparmio, in alcuni
casi consistente, così come la progettazione della loro ricuperabilità può
addirittura rappresentare un guadagno. La qualità dei materiali e della composizione dei rifiuti
Molti sono i fattori che portano a ragionare sulla qualità dei materiali: la compatibilità col processo, la qualità del prodotto, ovviamente anche il costo, molto raramente le caratteristiche del rifiuto di produzione.
Non è invece quasi mai motivo di scelta del materiale la progettazione del ciclo di vita del prodotto dal punto di vista del recupero delle sue componenti a fine vita e lo è ancor meno la progettazione del recupero delle sue componenti per essere trattate e rimesse in produzione, riducendo così l’acquisto di materiali. Il
tema delle materie seconde è stato in passato molto presente, lo è rimasto
per alcuni materiali/rifiuti più definiti e differenziabili, non lo è oggi
per dipanare la grande mole di rifiuti dal consumo
Le aziende che affrontano questi aspetti sono poche o lo fanno per segmenti marginali L’organizzazione e limiti della capacità di recupero
L’organizzazione del recupero è il primo problema che a metà degli anni ’90 la Germania ha normato iniziando seriamente a strutturare la gestione dei rifiuti..
Pareva un eccesso, eppure oggi ci rendiamo conto che questo è un altro pilastro indispensabile della gestione dei rifiuti. È in funzione del recupero che vanno scelti materiali e composizioni, dunque anche in funzione del minimo attrito nella raccolta e nella massima valorizzazione del recupero, fino al reinserimento della materia seconda nel ciclo di produzione.
Solo se ogni azienda di ogni paese modifica i suoi processi e i suoi prodotti, sarà possibile che lo sviluppo sia duraturo e vitale per tutti (presto saremo 7 miliardi)!Per questo internazionalizziamo "Sistema Ambiente" ! |
2 L’ORIGINE DEL RIFIUTO |